Bando Digitalizzazione
Emilia Romagna 2022
contributi a fondo perduto fino al 45% fino a 150.000
Cos'è?
A chi si rivolge?
Sono beneficiarie della misura le micro, piccole e medie imprese, operanti in tutti i settori di attività economica tra i quali quello manifatturiero, del commercio, del turismo e dei servizi ad esclusione delle imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura e le imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.
Cosa finanzia?
Sono spese ammissibili interventi finalizzati alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi e organizzativi aziendali e dei prodotti, con particolare riferimento all’implementazione di soluzioni digitali nelle catene di fornitura vendita ed e-commerce distribuzione di beni e logistiche, nei processi di erogazione dei servizi, nei sistemi di comunicazione e di marketing.
I progetti dovranno essere avviati a partire dalla data del 1° luglio 2022 e conclusi entro la data del 31 dicembre 2023 e avere un importo totale superiore a 20.000€.
Spese ammissibili
a) attrezzature, macchinari, (comprese le spese di trasporto), hardware, software, servizi erogati nella soluzione cloud computing e SAAS (Software as a service);
b) realizzazione di piccoli interventi edili, murari e di arredo strettamente collegati e funzionali all’installazione di strumenti, macchinari e attrezzature. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 10% della voce di spesa indicata nella precedente lettera a) e comunque per un importo massimo di 10.000,00 €;
c) acquisizione di consulenze specialistiche legate all’implementazione dei processi oggetto di intervento. Tale spesa è riconosciuta nella misura massima del 30% della voce di spesa indicata alla lettera a) e b) e comunque per un importo massimo pari a 20.000,00 €;
d) costi generali per la definizione e gestione del progetto, compresa la formazione del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste per effetto dell’implementazione del progetto di digitalizzazione.
Tale spesa è riconosciuta applicando un tasso forfettario pari al 5% della somma delle voci di spesa indicate nelle lettere a), b) e c).
Per essere ammissibili i progetti devono comprendere obbligatoriamente la realizzazione delle spese di cui alla voce a) e tale requisito va mantenuto anche in fase di rendicontazione delle spese, pena la revoca del contributo.
Le fatture relative ai progetti ammessi a finanziamento per essere considerate ammissibili debbono essere emesse ed effettivamente pagate nel periodo ricompreso tra la data del 1° luglio 2022 e la data del 28 febbraio 2024, ovvero la data di presentazione della rendicontazione delle spese, se precedente, e debbono comunque riferirsi alle attività e agli interventi svolti entro il 31/12/2023, salve eventuali proroghe.
Spese NON ammissibili
– relative agli interessi passivi, all’acquisto di terreni e relative al pagamento dell’I.V.A., salvo nei casi in cui l’imposta non sia recuperabile;
– fatturate dal legale rappresentante e da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari dell’impresa richiedente e dalle imprese ad essa collegate, controllanti e/o controllate nonché al coniuge o ai parenti e affini entro il terzo grado dei suddetti soggetti;
– per il pagamento di tasse e imposte;
– per l’acquisto di arredi, impianti produttivi, macchinari, beni strumentali e attrezzature usati;
– per l’acquisto di beni e materiali di consumo;
– per l’acquisto di smartphone e tablet;
– in auto-fatturazione o per lavori in economia;
– per estensione della garanzia;
– per corsi di formazione professionale rientranti nell’ambito di applicazione del fondo FSE+;
– generali di funzionamento e di gestione corrente (comprese le spese per garanzie fidejussorie e accensioni di conto corrente);
– relative allo smontaggio di impianti, attrezzature o, più in generale, beni strumentali, anche se finalizzato alla installazione degli acquisti effettuati attinenti a questo progetto;
– per le quali l’impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni e/o i servizi richiesti o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile la spesa è stato assunto prima dell’01/07/2022 o dopo il 31/12/2023, salvo proroga autorizzata;
– pagate al medesimo fornitore con quietanze cumulative, comprensive di altre fatture non attinenti a questo progetto.
Come ottenere il 45%?
Domande presentabili:
Scadenza presentazione domanda
– relative agli interessi passivi, all’acquisto di terreni e relative al pagamento dell’I.V.A., salvo nei casi in cui l’imposta non sia recuperabile;
– fatturate dal legale rappresentante e da qualunque altro soggetto facente parte degli organi societari dell’impresa richiedente e dalle imprese ad essa collegate, controllanti e/o controllate nonché al coniuge o ai parenti e affini entro il terzo grado dei suddetti soggetti;
– per il pagamento di tasse e imposte;
– per l’acquisto di arredi, impianti produttivi, macchinari, beni strumentali e attrezzature usati;
– per l’acquisto di beni e materiali di consumo;
– per l’acquisto di smartphone e tablet;
– in auto-fatturazione o per lavori in economia;
– per estensione della garanzia;
– per corsi di formazione professionale rientranti nell’ambito di applicazione del fondo FSE+;
– generali di funzionamento e di gestione corrente (comprese le spese per garanzie fidejussorie e accensioni di conto corrente);
– relative allo smontaggio di impianti, attrezzature o, più in generale, beni strumentali, anche se finalizzato alla installazione degli acquisti effettuati attinenti a questo progetto;
– per le quali l’impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni e/o i servizi richiesti o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile la spesa è stato assunto prima dell’01/07/2022 o dopo il 31/12/2023, salvo proroga autorizzata;
– pagate al medesimo fornitore con quietanze cumulative, comprensive di altre fatture non attinenti a questo progetto.
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